Tradizione
La Tradizione

Il termine tradizione dal latino traditiònem deriv. da tràdere = consegnare, trasmettere; un insegnamento di vita, nel nostro caso strettamente religioso, "trasmessi" e tramandati da uomini resi figli di Dio (Gal 1, 1. 11-12) che ci portino a conoscenza di Dio è a raggiungere la salvezza e la vita eterna. Se ciò non avviene, diventa una banale tradizione populista o meglio dire pagana! 

 


Quando Gesù "rimproverava" gli scribi e i farisei (Mc 7,1-13; Mt 15,1-9), era a riguardo alle "loro tradizioni", cioè "loro" perchè interpretate male è diventate non conformi alla volontà e ai comandamenti di Dio!


In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano  le mani!» (Mt 15,1-2). Una tradizione umana quella di lavarsi le mani "di poco conto" che non centrava nulla con la salvezza e la remissione dei peccati (1Pt 3, 21), che Gesù spiegò bene:  Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: (cioè capite bene le mie parole ed anche il vero senso è significato delle scritture) non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo» (Mc 7,14-23). (Mt 15,10-20). 


Ecco che poi continuando...., Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo  popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini (Mc 7,6-7). 

Dice il Signore: «Poiché questo popolo si  avvicina a me solo con la sua bocca e mi onora con le sue labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e la venerazione che ha verso di me è un imparaticcio di precetti umani, perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà  la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l’intelligenza dei suoi intelligenti (Is 29, 13-14).


S. Paolo dice: Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste ancora nel mondo, lasciarvi imporre precetti quali:  «Non prendere, non gustare, non toccare»?  Sono tutte cose destinate a scomparire (cioè cose che non contano nulla ed è spazzatura [Fil 3,8]) con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini,  che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo, ma in realtà "non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne" (Col 2, 20-23). Per non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne (v.23): o, con BJ: «non hanno alcun valore per l’insolenza della carne», per domare l’insolenza della carne. 

Quindi queste tradizioni anche se trasmesse da uomini chiamati "degli antichi" [Mt 15,1; Mc 7,5] "o padri " [Gal 1,14] oppure "gli antenati", per tradizione umana vuol dire quella "mala interpretativa" di poco conto ed ingannevole [Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. (Col 2,8) C.E.I.: + ALTRE] che non centra nulla col volere di Dio, poi dopo trasmessa da Paolo (1Co 4, 15; Ef 3, 14; 1Tim 2, 7), che afferma di essere stato prima della sua conversione a Cristo uno di quelli più accaniti alla tradizione [superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. (Gal 1,14) C.E.I.: + TUTTE] male interpretativa è fariseistica del giudaismo, un tradizionalista scelto da Dio (v.15) come il resto degli apostoli e successori a diventare "padri e maestri" della chiesa nascente. E come Lui stesso ci dice: di mantenere le tradizioni apprese (altre traduzioni "insegnamenti che vi abbiamo trasmessi") dalla "nostra parola" (conforme alla parola di Dio [1Tes 2,13]) Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera (2Tes 2,15). C.E.I.:

Continuando ancora in: Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse (1Cor 11,2). C.E.I.:

Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi (2Tes 3, 6). C.E.I.:

Non sia mai che abbandoniamo la Legge e le tradizioni. Non ascolteremo gli ordini del re "per deviare dalla nostra religione" a destra o a sinistra» (1Mac 2,21-22). C.E.I.:

Geremia compose un lamento su Giosia; tutti i cantori e le cantanti lo ripetono ancora nei lamenti su Giosia; è diventata una tradizione in Israele. Esso è inserito fra i lamenti (2Cro 35,25). C.E.I.:

Essi avevano abbandonato la tradizione dei loro padri e avevano adorato il Dio del cielo, quel Dio che essi avevano conosciuto; perciò li avevano scacciati dalla presenza dei loro dèi ed essi si erano rifugiati in Mesopotamia e furono là per molto tempo (Giuditta 5, 8). C.E.I.:

Concludendo la tradizione cattolica non è paragonabile a quella riproverata da Gesù.