Maria di Nazareth

MARIA DI NAZARET, MADRE DI GESU' E' MADRE NOSTRA !

Maria è la madre di Gesù Cristo il figlio di Dio, la seconda persona della Trinità, ecco perché Dio Padre l'ha voluta casta ed immacolata, senza alcuna macchia del peccato originale, perché doveva contenerlo nel suo grembo e dargli la sua carne. Dio ha voluto ricondurre alle origini intatte la storia per quella stessa via per cui la storia era precipitata nel baratro del peccato e della morte.

 

I due momenti generatori della storia, sono: L'uomo distrugge Genesi 3,1-20 , Dio riedifica Luca 1,26-38 ; l'uomo pecca, Dio salva; l'uomo introduce la morte, Dio riporta la vita. Dio è più grande del peccato. Ma unico è il binario che giuda inversamente il percorso, unico in antitesi lo strumento: la «donna vergine». "Eva ancor vergine e incorrotta concepì la parola del serpente e partorì disobbedienza e morte. Maria invece, la Vergine, accogliendo fede e gioia quando l'angelo Gabriele le recò il lieto annuncio rispose : 'Mi avvenga secondo la tua parola'. Da lei è nato costui del quale abbiamo mostrato che parlano tante scritture ; per mezzo del quale Dio annienta il serpente ingannatore e gli angeli e uomini a lui somiglianti, e libera da morte coloro che si pentono e credono in lui» Maria è la Vergine santa, da Dio prescelta e chiamata all'esistenza: colei che con la sua fede ed obbedienza ha dato al mondo il distruttore di Satana e della morte, il datore della vera vita. Maria, è la nuova Eva, cioè la Madre della nuova umanità, fedele e obbediente a Cristo, a differenza della prima Eva, che seguì i consigli del demonio, anziché la Parola di Dio.

 

Rm 3 23tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Maria ancor prima della redenzione di Cristo era la "piena di grazia"(Lc 1. 28), una grazia ricevuta gratuitamente in virtù della redenzione dell'umanità.

Atti 13. 37Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. e da chi ha preso il corpo se non dalla vergine Maria.

« Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno » (Genesi 3,15) Solo una creatura (donna) senza peccato poteva far questo.

 

« Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua. » (Proverbi 8,24)

 

« Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia » (Cantico 4,7).

 

Is.7 14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Mt 1 23Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele.

Come può un figlio essere concepito, ed essere partorito restando vergini ?

Rm 8, 3Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, 4perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.

 

Dio ha reso possibile "che il proprio Figlio Gesù Cristo, scendesse in una carne simile al peccato e in vista del peccato, e che prendesse una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato", da Maria vergine. Lo Spirito Santo infatti, nel momento in cui Maria disse all'angelo " sia fatta la tua volontà" iniziò a tessere il corpo è il sangue di Gesù Cristo, con il corpo e il sangue di Maria.

 

 

Perché Dio si è fatto uomo ?

Dio si è fatto uomo (Gesù Cristo), perché ha voluto ché l'uomo diventi Dio ! (in adozzione) «Ma il segno che è veramente "segno" e doveva diventare motivo di credibilità per il genere umano - che cioè il Primogenito di tutte le creature, assumendo la carne da un seno verginale, veramente si sarebbe fatto bambino - Dio lo preannunciò per mezzo dello Spirito profetico, perché quando si fosse avverato lo si sapesse compiuto dalla potenza e dal volere del Creatore dell'universo»

 

La verginità di Maria è il segno che Dio vuole incarnarsi, che la vita umana è amata da Dio e che ha un senso, viene da Dio ed è per Dio.

La verginità di Maria è il segno che l'uomo è salvato,

- un segno dato al mondo pagano (sebbene la concezione verginale non abbia niente a che vedere coi miti pagani),

- un segno dato al mondo ebreo attraverso il compimento della profezia di Isaia 7,14 (sebbene gli ebrei diano un'altra interpretazione a questa profezia).

«La Vergine» Maria, è la strada di Dio per farsi uomo e la strada dell'uomo per capire il progetto di Dio.

 

Lc 1. 28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».

Un essere umano votato alla morte del peccato (Rm 7,14-24), non poteva mai essere "piena della grazia del Signore" ma solo chi era vergine dal peccato originale poteva avere questa libertà ed avere un tale saluto!!

Lc 1,41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». 46Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore (preservata dal peccato originale, e dell'umanità), 48perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: 50di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.

 

 

Maria quando rimase incinta per opera dello Spirito Santo, in tutti i 4 vangeli non è riportata nessuna testimonianza sul come ha affrontato questa gravidanza, cioè i fastidi degli odori che provocano le nause, le stanchezze che porta tutto il corpo. Ma lei se ne andava in giro tranquillamente Lc 1, 39In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Anche del parto, non sono riportati i dolori delle doglie ecc.. come una partoriente normale, da considerare anche il fatto che un neonato, nel momento del parto potrebbe avere delle sofferenze da parto, procurandogli delle lesioni celebrali ecc.., ma lei partorisce così senza dolori.

Ma se Dio in Gn 3. 16Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Questo significa che se Eva non cadeva nel  peccato mortale, la gravidanza doveva essere senza dolore!

 

E tutto questo in riferimento alla sua verginità dal peccato originale.

 

Il titolo più alto attribuito a Maria è quello di "Madre di Dio": essere madre del Figlio di Dio che è Dio è una imparagonabile dignità, che suscita sempre la nostra ammirazione e ci fa capire l'audacia della nostra fede.

Lei che è Madre di Dio è divenuta la nostra madre spirituale, madre di ognuno di noi nell'ordine della grazia. È la maternità che è stata stabilita e dichiarata da Cristo poco prima della sua morte sulla croce. L'evangelista Giovanni ci ha riportato la parola che ha affidato a Maria questa maternità, più precisamente in relazione con il discepolo prediletto: "Donna, ecco tuo figlio"(Giovanni 19,26). Al discepolo viene detto: "Ecco tua madre". C'è un effetto immediato: "Da quell'ora il discepolo la prese con sé"(19,27)

Gv 19. 25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

 

Spesso, nel passato, le parole pronunziate da Gesù sono state interpretate nel senso della volontà di affidare Maria al discepolo per procurarle un aiuto e una casa. Gesù avrebbe voluto provvedere al futuro della propria madre. Ma non è questa l'intenzione che si manifesta nel testo. La prima preoccupazione di Gesù non è di affidare Maria al discepolo prediletto, ma di affidare il discepolo prediletto a Maria: il discepolo viene affidato alla maternità spirituale di Maria, che riceve la missione di prendere cura di lui come di un figlio.

 

Inoltre il problema della sussistenza di Maria e del suo alloggio aveva già ricevuto una soluzione quando Gesù aveva lasciato Nazareth per impegnarsi nella sua missione pubblica e la sua attività di predicazione: egli aveva dovuto provvedere alle condizioni di vita della propria madre. La presenza della cognata di Maria, la moglie di Cleofa, presso la croce di Gesù, sembra anche indicare che Maria, se ne avesse avuto bisogno, avrebbe trovato qualche aiuto nella famiglia.

 

In realtà, al momento che Gesù soffre sulla croce per la salvezza dell'umanità, non sono delle preoccupazioni familiari che formano l'orizzonte del suo pensiero e mobilitano le sue forze. Egli ha rinunciato alla famiglia per dedicarsi all'edificazione del regno di Dio; vuole assicurare lo sviluppo di questo regno. È consapevole che i discepoli sono esposti a molti pericoli; per preservarli nelle loro debolezze, li affida alla sollecitudine di una madre, la migliore di tutte le madri. Quella che è stata scelta come la cooperatrice per eccellenza dell'opera di salvezza potrà aiutare i discepoli a rimanere fedeli e a svolgere la loro missione.

La scelta del discepolo prediletto per l'istituzione di questo rapporto filiale con Maria ha un valore simbolico. Significa che ogni discepolo, in quanto viene specialmente amato da Cristo, riceve Maria come madre. Il dono di Maria come madre dei discepoli è l'ultimo dono fatto da Gesù prima della morte. Nel sacrificio, il Salvatore aveva dato tutto per la salvezza di tutti gli uomini. Rimaneva la madre, presso di lui, come un supremo tesoro. Anche questo tesoro, lo dà all'umanità.

 

Maria è il più prezioso regalo che possa essere consegnato all'umanità. Dopo le parole rivolte a Maria e al discepolo prediletto, l'evangelista sottolinea che il dono della croce è completo: Gesù sapeva "che ormai tutto era compiuto" (19, 28). Tutta la missione affidata dal Padre al Figlio era stata compiuta e l'amore che voleva rivelarsi nel dramma della redenzione si era pienamente manifestato nel dono di Maria come madre.

Gesù voleva per ogni discepolo una madre che spiritualmente sarebbe stata presente alla sua vita come se fosse stato il suo solo figlio, una madre che si sarebbe interessata a tutti i particolari della sua esistenza e sarebbe stata pronta a rispondere ai suoi bisogni e ai suoi desideri. Egli aveva apprezzato, durante la sua infanzia e la sua crescita a Nazareth, la presenza di sua madre, con una bontà molto comprensiva e piena di sollecitudine. Desiderava per tutti i credenti una presenza materna che fosse un aiuto per la crescita nella fede e nell'amore.

In questo senso, la maternità di Maria conserva sempre il suo valore singolare. Ma assume un valore universale perché si estende a tutti i cristiani e anche a tutti gli uomini: tutti sono chiamati a condividere la figliolanza divina di Cristo e a diventare figli di Maria. In questa prospettiva generale Maria viene venerata come madre della Chiesa e madre di tutta l'umanità.

 

Madre della Chiesa, Maria non ha soltanto ricevuto una missione materna in favore di ogni cristiano. E stata dotata di una responsabilità materna nello sviluppo di tutte le manifestazioni della grazia e nella moltiplicazione di tutti i doni e carismi che contribuiscono alla vitalità della Chiesa. Come madre molto desiderosa di favorire la buona intesa fra i suoi figli, esercita una azione costante per far trionfare l'unità della Chiesa su tutti i tentativi di divisione fra cristiani.

 

A Cana di Galilea, per mezzo di Maria, Gesù iniziò ad operare il primo miracolo facendo quello che Maria gli disse <la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino> non disse fai un miracolo oppure trasforma l'acqua in vino, anche perchè Maria nella sua grande umiltà non poteva dire a Dio quello che doveva fare, avrebbe peccato di orgoglio. Gesù rispose: <domanda>"Che ho da fare con te, o donna? come se volesse dire che aveva altro da fare più urgenti, no a queste cose <risposta>Non è ancora giunta la mia ora" spiegandone la motivazione del suo tempo in cui si doveva manifestare al mondo. La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". sapendo gia in cuor suo che l'avrebbe onorata, anche perchè non poteva andare contro le sue stesse leggi dati a Mosè <onora i tuoi genitori>.

 

Per questa missione, Maria ha ricevuto una grazia speciale nel giorno di Pentecoste. Sappiamo che prima della Pentecoste si era unita alla preghiera della prima comunità.

Negli Atti degli Apostoli viene detto che dopo l'Ascensione tutti gli apostoli, con alcune donne, formavano un solo cuore e una sola anima per impegnarsi in una preghiera perseverante. Fra queste donne, una sola viene nominata: Maria (Atti 1, 14). La madre di Gesù appare come un modello di preghiera assidua.

Più precisamente, la madre di Gesù si univa alla preghiera della comunità in vista della venuta prossima dello Spirito Santo, annunziata da Gesù ai suoi discepoli. Qui, potremmo essere stupiti che Maria abbia bisogno di prepararsi con la preghiera alla venuta dello Spirito Santo. Infatti, lo Spirito era già venuto sopra di lei per compiere la suprema meraviglia dell'opera di salvezza, il concepimento miracoloso del bambino Gesù. Sembrava che Maria non poteva più ricevere niente altro come dono dello Spirito.

Ella pure sapeva che aveva bisogno di un nuovo dono dello Spirito Santo per esercitare la maternità spirituale che le era stata affidata. Per diventare madre di Cristo, aveva ricevuto un dono eccezionale del Santo Spirito; adesso, per compiere la missione di madre dei discepoli di Gesù, aspettava un altro dono, anche eccezionale. Pregava dunque per ottenere questo dono; pregava nello stesso tempo per la venuta dello Spirito Santo in tutta la Chiesa, per ottenere in sovrabbondanza una moltitudine di doni spirituali.

 

L'evento della Pentecoste ha pienamente risposto alla preghiera di Maria e alle suppliche di una comunità profondamente unita. Come gli altri presenti, Maria fu riempita con il soffio violento dello Spirito e ricevette una lingua di fuoco per far conoscere le meraviglie di Dio, queste meraviglie delle quali ella era testimone privilegiato. Coloro che potevano accogliere la testimonianza di Maria potevano anche capire, ognuno nella sua lingua, le parole che uscivano dalla sua bocca: lo Spirito Santo compiva le stesse meraviglie in Maria e negli Apostoli.

Nell'ultima cena, Gesù aveva lasciato agli apostoli il suo comandamento per eccellenza: "Amatevi  gli uni gli altri come io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri"(Giovanni 13,34-35; cf. 15,12). Un precetto analogo risulta dalle parole: "Ecco tua madre! ""Amate mia madre come io l'ho amata, perché è la madre di ognuno di voi".

 

Il fatto che di Maria nella scrittura non sia scritto sulla sua acenzione al cielo, non è scritto ne anche che sia morta! Ma noi cattolici crediamo, che il momento della sua acenzione sia stato proprio il giorno della Pentecoste.

Infatti Maria era già <piena di grazia> e <il Signore era con lei>, aveva già ricevuto lo S. Santo per dare un corpo a Gesù, quindi ricevere il consolatore nella pentecoste, per farla diventare evangelica nel mondo, è poi morire uscendo di scena mprovvisamente, non ha nessun senso è nessuna logica!

Per tanti che dicono che Maria è morta perchè non e scritto nelle scritture, ci sarebbe da dire che se Dio ha rapito Elia Re2.2 1-18 e Enoch Si. 48-14, due profeti portandoli in cielo, lo ha fatto anche con Maria che era più di Elia e Enoch, era la madre di Dio.

 

Il senso giusto e che Gesù è Maria anche dopo la sua nascita, erano sempre rimasti uniti nella carne misticamente, cioè misteriosamente! Rimanete in me ed io rimmarro in voi!! Quindi Gesù, dopo essere stato glorificato dal Padre, è seduto alla sua destra, non poteva permettere che l'altra sua stessa carne rimanesse ancora in terra, ma venisse ascesa in cielo, per partecipare alla coeredità di Cristo è glorificata immediatamente! Gesù il Re dei Re, Maria sua madre Regina del cielo! Come anche in apocalisse dice, Ap. 12. 1Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Come 12 sono gli apostoli fondatori della chiesa nascente e le tribu di israele.