Il Battesimo

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Il Battesimo della Chiesa Cattolica

 

Il Battesimo è nascere di nuovo, l'iniziazione di un cammino che porta fino al punto di arrivo cioè il regno dei cieli.

Lo Spirito Santo ossia il PARACLETO o paraclito, è voce greca, παράκλητος "chiamato presso [qualcuno, come assistente, avvocato, ecc.], passata di peso in latino (paraclitus), e di qui in italiano.

In Giovanni, 14,16-17, è chiamato "paraclito" lo "Spirito di verità", cioè lo "Spirito Santo" (ivi, 26; cfr. 15,26; 16,7-11), terza persona della Trinità divina.

Tuttavia in 1 Giovanni, 2, 1 è chiamato "paraclito". Gesù Cristo stesso, nel senso etimologico del vocabolo, che nella Volgata latina è giustamente tradotto ivi advocatus.

Oggi il termine è praticamente sinonimo di Spirito Santo.

Oppure in altre traduzioni viene chiamato il "consolatore" (dal latino: [consolari] composto di [con] insieme e [solari] confortare), e la promessa di Gesù dopo la sua ascensione al cielo che i discepoli riceveranno nella pentecoste! 

 

Da ricordare che anche "Gesù viene chiamato il paraclito" come dice: Ma se qualcuno ha peccato, abbiamo "un Paràclito" presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.  È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo (1Gv 2,1-2). 

- Paràclito: cf. Gv 14,16+; BJ traduce: «avvocato». Gesù e lo Spirito ricevono lo stesso titolo per due missioni diverse e simultanee (dopo Pasqua), conformemente ai due significati del termine: Gesù glorificato intercede presso il Padre (cf. Eb 7,25); lo Spirito interviene nel cuore dei credenti (Gv 16,13+).

 

Lo Spirito Santo invece funge da "altro Paraclito" come dice: E io pregherò il Padre ed egli vi darà un "altro Paràclito” perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi (Gv 14, 16-18). 

- Egli vi darà un altro Paràclito: primo dei cinque testi che riguardano lo Spirito (Paràclito, Spirito di verità, Spirito Santo) nel discorso dopo la cena. Inviato dal Padre (o da Cristo) dopo la partenza di Gesù (16,7; 7,39; At 2,33), dimorerà per sempre presso i discepoli (14,15-17), per ricordare e completare l’insegnamento di Cristo (14,25-26), conducendo i discepoli in cammini di verità (8,32+), e spiegando loro il senso degli avvenimenti futuri (16,12-15; cf. 2,22; 12,16; 13,7; 20,9). Glorificherà Cristo (16,14), nel senso che testimonierà (15,26-27; 1Gv 5,6-7) che la sua missione veniva veramente da Dio e che il mondo, ingannato dal suo principe, il «padre della menzogna» (8,44), ha avuto torto nel non credere in lui (16,7-11). In 1Gv 2,1-2, in accordo con le tradizioni giudaiche, Cristo Paràclito (= avvocato) ci difende nel tribunale del Padre contro le accuse di Satana, l’accusatore (Zc 3,1+; Ap 12,10), grazie al suo sacrificio espiatorio (Ap 12,9-11). Nel discorso dopo la cena, lo Spirito Paràclito esercita piuttosto la «paraclesi», le esortazioni menzionate negli Atti e nelle lettere di Paolo (At 9,31; 13,15+). 

- lo Spirito della verità: l’espressione è conosciuta a Qumran, dove si contrapponevano «spirito di verità» e «spirito d’errore» (cf. 1Gv 4,6+), per designare due tendenze inerenti all’uomo. Qui, lo Spirito di verità (8,32+) è personalizzato (in contrasto con 2Gv 1-2, testo che ricalca Gv 14,17c). - sarà in voi: B, vet.lat. e altri leggono: «è in voi». 

- Verrò da voi: non si tratta più del ritorno di Cristo così come era concepito in 14,1-3+, ma di una presenza puramente spirituale di Cristo-Sapienza (v 21+) in compagnia del Padre (v 23). 

Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto (Gv 14,26). Qui e in 14,16+, il Paràclito è inviato dal Padre su richiesta di Cristo; in 15,26-27 e 16,7-11, è inviato da Cristo stesso. 

Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio (Gv 15,26). Il Paràclito, che io vi manderò dal Padre: la «missione» dello Spirito nel mondo, piuttosto che la sua «processione» dal Padre in seno alla Trinità. 

Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi (Gv 16,7). 

Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà "e noi" verremo "a lui" e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14,23). Quel "e noi" vuol dire (1) Dio Padre, (2) Dio Figlio, (3) Dio Spirito Santo (At 1,8), verremo - prenderemo dimora, a lui - presso di lui, vuol dire che tutta la santissima Trinità 1+2+3 = Dio che dimorerà in noi!

 

Le parole "battesimo", "battezzare" derivano dal greco (βαπτίζω, βάπτειν), dove la radice corrispondente indica "immergere nell'acqua"; in effetti il battesimo simboleggia il seppellimento dell'uomo "vecchio" e la rinascita dell'uomo nuovo. Venne in seguito usata per significare 1'effetto dell’immersione, che è il pulire, il purificare. Nel mondo ebraico aveva già assunto il significato tecnico di “purificazione legale". 

 

La chiesa cattolica ovviamente non usa sempre immergere totalmente la creatura in piscine, fiumi, mari o luoghi particolari dove potesse essere la presenza dell’acqua, come si usava avvolte nei tempi antichi per es: Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada (At 8.36-39), ma usa “l'aspersione” cioè "bagnare il capo" perché basti, e si invochi la misericordia di Dio per agire: Vi ASPERGERO' con acqua [Gv 3,5 ;Gv 4,1+] pura e sarete purificati; io VI PURIFICHERO' da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un CUORE NUOVO, metterò dentro di voi uno SPIRITO NUOVO [11,19+ ;Ger 4,4+], toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito [Ger 31,31+; 1Gv 3,23-24; Gal 5,22-25] dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme (Ez 36, 25-27).

Il Signore con il battesimo prima ci purifica dai peccati, poi ci dà un cuore nuovo e uno Spirito nuovo, cioè NATI DI NUOVO!

 

Spiega la bibbia (Ez 36,27) lo spirito (soffio) di Dio che crea e dà la vita agli esseri (Gen 1,2; 2,7+; 6,17+) si impadronisce degli uomini per dotarli di un potere sovrumano (Gen 41,38; Es 31,3; 1Sam 16,13), specialmente dei profeti (Gdc 3,10+). I tempi messianici saranno caratterizzati da un’effusione straordinaria dello Spirito (Zc 4,6; 6,8), che raggiungerà tutti gli uomini per comunicare loro carismi speciali (Nm 11,29; Gl 3,1-2; At 2,16-21+). Ma, più misteriosamente, lo Spirito sarà per ognuno principio d’un rinnovamento interiore che lo renderà capace di osservare fedelmente la legge divina (11,19; 36,26-27; 37,14; Sal 51,12s; Is 32,15-19; Zc 12,10); sarà, così, il principio della nuova alleanza (Ger 31,31+; cf. 2Cor 3,6+); come acqua viva, farà germogliare frutti di giustizia e di santità (Is 44,3; Gv 4,1+), che garantiranno agli uomini il favore e la protezione di Dio (39,24. 29). Questa effusione dello Spirito si verificherà grazie alla mediazione del Messia, che ne sarà il primo beneficiario in vista di portare a compimento la sua opera di salvezza (Is 11,1-3; 42,1; 61,1; cf. Mt 3,16+).

 

Gesù disse a Nicodemo: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua [1,33+; Mt 3,5; Tt 3,5] e Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Gv 3,5). Cioè il Battesimo è l'immersione in Cristo che ci fa rinascere di nuovo.

Quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, "purificherà la vostra coscienza dalle opere morte" per servire il Dio vivente! (Eb 9,14). Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua [Rm 6,4+] che rigenera e rinnova nello Spirito Santo [Rm 5,5; Rm 7,6; Ef 4,23s] (Tt 3,5).

 

Quest’acqua, come “immagine” del battesimo [Col 2,12-13; Rm 6,4+; Eb 10,22s], ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma E' “INVOCAZIONE” DI SALVEZZA rivolta a Dio da parte di una BUONA COSCIENZA (richiesta di una buona coscienza in altre traduzioni) [At 23,1; 24,16; 2Tim 1,3; Fl 3,8], in virtù della risurrezione di Gesù Cristo [Ef 1,20-21] (1Pt 3,21). Spiega la bibbia: Pietro vi contrappone l’efficacia del battesimo che opera la rigenerazione dell’anima.  Invocazione di salvezza: formulata dal neofita (il termine neofita deriva dal latino ecclesiastico neòphytus, ricalcato sul greco νεόϕυτος composto da néos, "nuovo", ephytòs, "nato", con il significato quindi di "nuovo nato") al momento del battesimo. Potrebbe essere tradotta anche con: «la richiesta».Pio vediamo come dice "da parte di una buona coscienza" (Capacità dell'uomo di riflettere su se stesso e di attribuire un significato ai propri atti: avere piena capacità. di ciò che si dice; estens. capacità di corretta valutazione SIN consapevolezza: avere c. dei propri limiti). Cioè da parte di una persona cosciente (il neofita) di quello che fa o opera nella fede, ben preparato, ed ammaestrato (in questo caso Pietro [At 23,1; 24,16] ma vediamo anche Paolo [2Tim 1,3; Fl 3,8]) quindi anche i vescovi, diaconi (Fil 1,1) e i presbiteri (Gc 5,14; 1Tm 4,14; 1Tm 5,17; Tt 1,5) nel quale ammaestrati, in virtù della risurrezione di Cristo.

Nel caso del battesimo ai neonati, la persona cosciente ben preparata ed ammaestrata, con il battesimo invoca la salvezza del neonato a Dio.

 

Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità, infatti chi riceve lo Spirito Santo nel battesimo, adorano Dio nella verità spirituale in cui sono immersi. Spiega la bibbia che: Ma viene l’ora ed è questa in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità [8,32+]: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano (Gv 4, 23). Spiega la bibbia che lo Spirito (14,26+), principio della nuova nascita (3,5), è anche principio del culto nuovo, un culto spirituale (cf. 2,20-21+; Rm 1,9+). Questo culto è «nella verità», perché è l’unico che corrisponda alla rivelazione che Dio ne fa mediante Gesù.

 

Bene fratelli questo è quello che la chiesa cattolica fa nel rito del battesimo, sia che la creatura possa essere adulto che bambino o neonato. E i bambini che muoiono senza essere riusciti a ricevere il battesimo hanno diritto anche loro alla salvezza. Vedere anche La Base Biblica per il Battesimo degli Infanti 

 

Dopo aver ricevuto lo Spirito Santo nel Battesimo la creatura diventa una creatura nuova, "nata di nuovo" in Cristo Gesù, un Cristi-ano ossia un seguace di "Cristo" che vuol dire "Unto" dal Signore, quindi unti dal Signore.

 

Ecco [Gb 14,4+], “nella colpa io sono nato” (Es 34,7; Nu 14,18), “nel peccato mi ha concepito” mia madre (Sal 50,7).

La chiesa che è Cristo con il battesimo, cancella ogni peccato ed ogni colpa: ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa (Col 1,22).

 

Poiché nascono con una natura umana immonda è contaminata dal peccato originale e dalle colpe, ossia della morte spirituale primordiale (Gn 3) "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Rm 3,23) anche i bambini o neonati, sono privi della gloria di Dio: la gloria in senso biblico (Es 24,16+), presenza di Dio che si comunica all’uomo in modo sempre più intimo, bene per eccellenza dei tempi messianici (cf. Sal 85,10; Is 40,5; ecc.). Gloria che prima: Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria "ad altri" (Is 42,8), ma nel battesimo diventa: E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me (Gv 17,22-23).

E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà (Col 2,9-10). Vedete come è tutto biblico, e la verità cattolica è in corretta sintonia con le scritture!

Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo "TUTTI" sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo "TUTTI" [Is 53,11] saranno costituiti "giusti" (Rm 5,19). Tutti dice, cioè dall'inizio della nostra vita con il battesimo, Cristo ci costituisce al cospetto del Padre, “giusti, santi, irreprensibili e senza colpa” (Col1,22).

 

Quindi anche i bambini come gli adulti hanno bisogno di purificazione nella nuova nascita del Battesimo per essere liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà di creature nuove e a figli di Dio, alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. I genitori con la chiesa priverebbero quindi i bambini della grazia inestimabile di diventare figli di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita. Ma Dio, ricco di misericordia [Es 34,6+], per il grande amore con il quale ci ha amato [Rm 5,8], da morti [Col 2,13] che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo (Ef 2,4-5).

Il battesimo Dio l'aveva preannunciato in: Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza [Lc 22,20p] nuova.  Questa sarà l’alleanza [Eb 10,16] che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro [24,7 ;32,39-40 ;2Cor 3,3], la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.  Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno [Os 2,22+ ;1Gv 2,27], dal “PIU’ PICCOLO” al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò [Eb 10,17] più il loro peccato» (Gr 31,31-34); (Eb 10,16).

Vedete qui al v.34, come Dio dice "dal più piccolo"! Cioè non avranno nessuna differenza di età "poiché io perdonerò la loro iniquità".

Il battesimo quindi, diventa "l'immersione" totale nella nuova alleanza!  

E disse loro: «Andate [Mt 28,18-20; Mc 13,10; Col 1,23] in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a “ogni creatura”. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato (Mc 16,15-16).

Intende dire Gesù, se il vangelo e per “ogni creatura”, questo vale anche per il battesimo! Poi dice “credere e battezzare” due fasi che si fondono insieme per essere salvati. Dice ogni creatura e basta, non dice solo gli adulti come i protestanti fanno credere erroneamente. I bambini o neonati, sono creature di Dio!

Gesù per "credere" non vuole intendere “vedere o riconoscere la verità” e basta come tanti sbagliano, anche satana vede e crede in Gesù e al suo vangelo, “ma non lo accetta”. Quindi credere vuol dire accettare Dio!

E per accettare definitivamente Gesù, si inizia prima piano piano, crescendo con gli insegnamenti dei genitori nella famiglia e con amore, poi salendo per gradino un po’ alla volta fino alla meta definitiva cioè il regno dei cieli!

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto [1,18+; 2,23] nel nome dell’unigenito Figlio di Dio (Gv 3,18).

 

Il credere che intende dire Gesù è "accettarlo con spirito di abbandono totale" nella propria vita, farlo entrare nel proprio cuore, permettere a Dio che è fonte di vita di immergerti in Lui, Io sono il Signore, tuo Dio (Es 20,2).

Come è meraviglioso l'amore di Dio, Lui vuole essere un tutt'uno con noi, ed il battesimo diventa poi automatico. Questo è il vero battesimo fiducia totale e abbandono totale in Lui.

 

Vedete come “suona diverso” se diciamo: chi mi accetterà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non mi accetterà sarà condannato. Solo aver creduto accettando Gesù nella propria vita, allora ci sarà il vero battesimo, la vera unione, il vero lavacro da tutti i peccati, e rinascere a nuova vita. E ovvio che accettare Cristo, vuol dire nella vita di tutti i giorni, compresi quelli di tribolazione «Chi mi vuol seguire rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8,27-35), come hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi (Gv 15,20), compresi le tentazioni del demonio e la debolezza della carne, ossia in tutti i giorni della nostra vita dobbiamo rinnovare il battesimo in Cristo se vogliamo che la salvezza sia completa in noi.

 

Con il battesimo noi riceviamo "forza è potenza": ma riceverete la forza dallo Spirito [Is 32,15] Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni [Lc 24,47-48] a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini [Mt 28,19] della terra» (At 1,8); Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre [At 1,4; At At 2,33+; Gal 3,14; Ef 1,13] mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto» (Lc 24,49).

Ma vediamo un altro aspetto importante, il predicare. Per i credenti battezzati, predicare non vuol dire solo annunciare o spiegare il vangelo e le scritture, ma anche dimostrare la loro credibilità con i segni delle opere: Questi saranno i segni [At 1,8+; Mt 10,1p] che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti [Lc 10,19; At 28,3-6] e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno [1Tm 4,14+] le mani ai malati e questi guariranno» (Mc 16, 17-18).

 

Un altro aspetto da considerare nel battesimo dei bambini, che da parte dei genitori dopo aver creduto (accettando Cristo) se avevano dei figli (bambini o neonati) anch'essi "uniti" nel loro matrimonio (Gn 2,24), anche loro verranno resi santi: perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi (1Cor 7,14). La santità, per Paolo, si rivelava nel comportamento. Il coniuge non credente agiva come un cristiano, in relazione a (Gen 2,24 e Mt 19,9). I figli non battezzati imitavano il comportamento dei loro genitori cristiani, santificandosi a loro volta.

 

Il battesimo deve essere una immersione totale è continua in Cristo al fine di restare immersi "Rimanete in me e io in voi" (Gv 15,4), e non quella di uscirne immediatamente per ritornare alle cose del mondo.

Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato (Gv 10,9); Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me (Gv 6,56-57); Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto (Gv 15,7).

  

I Genitori una volta divenuti "credenti" automaticamente diventano "inviati" (apostoli) di Gesù a fare la sua volontà osservando tutti i suoi comandamenti: in verità, in verità io vi dico: chi accoglie [Mt 10,40; Mc 9,37; Lc 9,48] colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato» (Gv 13,20). Quindi i figli nella loro coscienza neonatale accetteranno quello che il genitori vorranno per lui.

Se quei neonati morissero prematuramente senza essere battezzati come dice Gesù saranno condannati, sicuramente non alla Geenna, ma ad un brevissimo periodo di purificazione.

  

Frattanto gli apostoli [11, 1.22], a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro [Lc 8,51+] e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero [1,5+; 10,44] lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati [2,38+; 1,5+] nel nome del Signore Gesù.  Allora imponevano [1Tm 4,14+] loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo (At 8,14-17).

In questo caso la Samaria "accogliendo" (nel linguaggio comune, “accogliere” indica l’atto di ricevere qualcuno o qualcosa con una disposizione d’animo positiva, soprattutto nella prima fase del rapporto che viene stabilito) la parola di Dio e battezzati nel nome del Signore Gesù, lo Spirito Santo non era sceso in loro!

Ora perché non era sceso?

Forse perché non erano davvero pentiti?

Lo hanno accolto sinceramente accettandolo nel loro cuore e nella loro vita?

Sicuramente lo avranno fatto ma in maniera superficiale, e quindi la salvezza non era completa in loro. Ma dopo l’intervento di Pietro e Giovanni riuscendo a convincerli definitivamente, lo Spirito Santo scese su di loro per l’imposizione delle mani. 

 

Dio infatti non dà la sua gloria (Is 42,8) a chi non lo accetta sinceramente facendolo entrare nel suo cuore. Lo dice Gesù stesso raccomandandoci di non dare le cose sante a chi non merita: Non date le cose sante ai cani (Mt 7,6). Può mai il Signore dopo questa raccomandazione dare lo Spirito "Santo" che è potenza, che è forza, che è rivelazione, che è grazia, e che ci guida alla verità tutta intera, a chi non merita? NO!

Può mai dare le sue perle a chi non obbedisce a tutti i suoi comandamenti, o a coloro nel quale Egli ci invia per ammaestrarci? NO!

E questo mi fa ricordare quando Mosè ruppe le tavole di pietra della legge santa del Signore (Es 32, 15.19), perché la loro trasgressione era stata grande da non la meritarla più, e che dopo un serio pentimento gli furono ridate le leggi (Es 34, 1.28).

 

Per questa grazia infatti siete salvi "mediante la fede" [Rm 1,16]; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio (Ef 2,8). Dio oltre a donarci la fede che è personale, ci dona anche i suoi inviati, che se non avremo fiducia ache dei suoi inviati, non avremo fiducia neanche di Lui! E dove non ce fede non c'è grazia!

Sicuramente i protestanti (fratelli separati) diranno: ma come fanno i bambini o neonati a credere alla predicazione e alle scritture?

 

Lo dice: Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso» (Mc 10,14-15); Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli» (Mt 19,14).

Questo "Lasciate" è rivolto ai genitori! il che vuol dire "portateli" a me che sono il Padre supremo! Gesù dice “perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio perché di questi è il regno dei cieli". L'etimologia di "appartenere" è stendersi, giungere, pervenire cioè portateli a me e basta, perché nella loro innocenza neonatale ed infantile non hanno bisogno di credere a nessuna predicazione del vangelo, ma solo quella di essere immersi nella sua grazia salvifica è misericordia, perché saranno i più piccoli ad entrare per prima nel regno dei cieli.

Vedete come tutto questo sia meraviglioso! Quando più sei innocente e piccolo come un neonato o un bambino, e più lo Spirito Santo prende dimora è Santifica la creatura a Figlio di Dio.

  

I Neonati iniziano a vedere con i propri occhi dopo più di un mese dalla nascita, questo sta a significare che anche la loro "piccola coscienza" inizia a svilupparsi e a capire nel loro piccolo cosa gli succede intorno, tanto che gli basta per accettare l’amore di Dio per le mani dei genitori! Infatti Gesù dice che per capire le cose del regno dei cieli bisogna inclinare il nostro cuore a quello dei bambini, quindi chi già meglio di loro!!

 

Ecco perché Dio già da Abramo li consacra è purifica dal 38° giorno di vita! (Gn 17,9-14; Lv 13,3), cif. Es 13, 2.12. cfr. Lv 12, 1-8).

 

La stessissima cosa quindi vale pure per il battesimo dei bambini!

 

Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè (38g), portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore (Lc 2,21-22).

 

Maria e Giuseppe quindi anche se non era il caso perché Gesù era privo della corruzione del peccato (At 13,37) fu lo stesso portato al tempio per la purificazione da neonato secondo la tradizione ebraica della legge di Mosè.

 

E le scritture dicono che siamo anche noi circoncisi in Cristo nel battesimo!

In lui voi siete stati anche circoncisi [Fil 3,3 ;Rm 2,25-29 ;Ger 4,4]  non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti [Mc 10,38; Rm 6,4+] nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato [Rm 1,4+; Rm 8,11+; Ef 1,19s; Ef 2,6+] dai morti. Con lui Dio ha dato vita [Ef 2, 1.5s] anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando [Ef 2,15] il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati [1,16; 2,10] e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando [2Cor 2,14] su di loro in Cristo (Col 2,11-15).

  

Fratelli Dio è Amore, e pretende da noi che lo serviamo nell'amore. Se la nave affonda i primi ad essere salvati sono i bambini. Se tuo figlio neonato a la febbre a 40° e sta per morire, non gli vai a chiedergli il permesso per dargli le medicine è salvarlo, agisci di conseguenza decidendo per lui per il suo bene e nella sua sorte.

Per i fratelli separati che si rifiutano di battezzare i loro figli da neonati perché siano loro da adulti a deciderlo, ci sarebbe da dire queste domande: e se da adulto ti dicesse “chi ti ha dato il permesso di mettermi al mondo”? E se il neonato ha degli “handicap” che gli impediranno di credere da grande?

Per noi cattolici Il battesimo ai neonati anche se in un modo diverso, e come mettere di nuovo al mondo il proprio figlio.

Come Gesù disse “Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! (Mt 12,7; 11-12). Un neonato e ancora più prezioso di un uomo adulto!

Dice Paolo “io so in chi ho creduto!”, so in chi ho posto la mia fede (nu. riv.) (2Tim 1,12), quindi agisco di conseguenza al mio credo e alla mia fede.

Quale genitore incosciente sapendo che Cristo (l`unto) è la fonte di acqua viva di guarigione e di salvezza, non immerge il suo figliolo per lavarlo dalla morte primordiale del peccato! Quale incosciente ha a disposizione la medicina come dono supremo per curare il figlio morente é non la usa! Questa è mancanza di fede! Questa è dare un limite alla misericordia di Dio, quanto Dio può tutto nella sua misericordia. Noi genitori siamo responsabili della salvezza dei nostri figli fin dalla loro nascita, e guai a coloro che gli impediscono di entrare nella salvezza chiudendogli le porte del regno dei cieli.

Battezzare un figlio neonato vuol dire salvargli la vita, tirarlo fuori dalla fossa del peccato originale.  

 

Il battesimo cattolico risponde perfettamente alle verità bibliche fin ora viste, che ci dicono in vari punti come noi siamo "battezzati nel Cristo", con Lui fummo seppelliti e con Lui. ... possiamo camminare in "novità di vita" (cf Rm 6,3S. Paolo in molti altri versetti ribadisce gli stessi concetti e ci dice che "ognuno muore nella carne e rinasce nello spirito... e nella grazia. . . " Muore come figlio di Adamo e rinasce come figlio di Dio (cf Col 2,12; 3,1; Ef 2,6; Rm 6,5Gal 2, 19 e 4,31; Rm 7,6). Sugli effetti del battesimo S. Paolo ritorna continuamente e i passi sono innumerevoli.

Queste sono verità bibliche, perché "quanti siamo stati battezzati in Cristo ... tutti siamo una cosa sola in Cristo Gesù” (Gal 3,28). La Chiesa di Cristo presenta il battesimo in conformità alle Sacre Scritture: come illuminazione e come un passaggio dalle tenebre alla luce.

I cristiani, infatti, sono "Figli della luce e figli del giorno" (1 Tes 5,5); essi risplendono "come fari di luce nel mondo" (cf Fil 2, 15; Ef 5, 8; Col 1, 13), mentre il potere delle tenebre è satana (Mt 12, 28).

In (Lc 23, 39-43) al v.42 viene detto che fu promesso da Gesù il paradiso al ladrone appeso in croce. Il ladrone indubbiamente aveva peccati personali, (oltre che quello originale) ma nonostante i suoi peccati secondo la legge di Dio non meritava la morte e quella morte di croce è il martirio! Questa quindi fu per lui un purgatorio terreno che come adulto egli emise un atto di amore perfetto e di pentimento.

 

Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua (battesimo) e da Spirito (unzione), non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito (Gv 3,5-6).

Nicodemo infatti al (v.4) “Gli disse Nicodemo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?», cioè come si può ritornare neonati da vecchi per rinascere dall'alto!

Ma Gesù intendeva dire che quello che è impossibile alla carne è possibile allo Spirito. Quindi tutto è possibile a Dio è vale sia per l'adulto, il bambino, e il neonato.

Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito [10,6; Gdc 3,10+] del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi (1Sam 16,12-13). E Davide era un ragazzino all'epoca.

Nel rito battesimale della chiesa cattolica si viene anche unti con olio catecumenale. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca (Sal 23,5).  (Sal 92,11; 133,2; Qo 9,8).

 

I Protestanti affermano che è sbagliato battezzare i bambini perché è scritto: “la fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo” (Rm 10,17), per cui un neonato non capirebbe nulla della parola e non potrebbe ne avere fede e ne credere, e quindi ne essere battezzato! Ma è anche vero che S. Paolo era rivolto a dei “cristiani adulti” venuti da poco alla fede, dei romani che erano stati pagani ed idolatri, non conoscitori della legge ebraica e della Torah!

Ma a coloro che conoscevano le scritture fin da piccoli, e che conoscevano tutta la vicenda che era successa a Gesù (At 2,22-37), lo stesso Pietro dice solo semplicemente di "convertirsi e battezzare", senza conoscere perfettamente tutti i vangeli le lettere apostoliche ed in nuovo testamento che è "parola di Dio": E Pietro disse loro:  «Convertitevi (pentitevi) [Mt 3,2+] e ciascuno di voi si faccia battezzare [At 1,5+]  nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati (Es 32, 30; 34, 7. 9), e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa [At 2,33+]  "E PER I VOSTRI FIGLI" e per tutti quelli che sono lontani [Is 57,19] , quanti ne chiamerà [Gl 3,5]  il Signore Dio nostro» (At 2,38-39).

E quando dice "e per i vostri figli" sono compresi pure i bambini e neonati, e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro.

 

Vedete come qui il pentimento è la vera conversione era inteso nella loro vita passata nel peccato dell'uomo vecchio è marcio dal peccato! Pentitevi è accettate Cristo! Dopo essere stati battezzati, immersi in Cristo acqua della vita, rimessi è lavati dai peccati, hanno ricevuto lo Spirito Santo!

 

Dice Paolo: O siete stati battezzati [Ef 4,5] nel nome di Paolo? (1Cor 1,13), NO! Infatti dice: un solo Signore, una sola fede "un solo battesimo"! Come una è la chiesa corpo di Cristo! (Ef 4,5). Unici autorizzati a farlo.

 

Ma perché nel battesimo è necessario l'uso dell'acqua? Essa simboleggia sia la morte che anche la vita ossia una nuova rinascita.

L'acqua che si usa nel battesimo cattolico, viene benedetta dal Vescovo nella notte prima di Pasqua, durante la S. Messa, di cui i cattolici ricordano il giorno della risurrezione di Cristo.

Gesù stesso ci rivela di essere quest’acqua di vita: Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua [6,35; 7,37-39] che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà [Is 58,11] in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,10-14);

"Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14, 6);

"In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini" (Gv 1, 4);

Io sono [1,8+] l’Alfa e l’Omèga, il Principio e la Fine. A colui [Is 55,1; Ap 22,17] che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell’acqua della vita (Ap 21,6);

Ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì [1,33+; 7,37-39; Ez 47,1+ ;1Gv 5,6-8] sangue e acqua (Gv 19,34);

In [Ez 47,1+; Ez 36,25; Gv 7,38s; Gv 19,34] quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità (Zc 13,1).

  

L’usanza di battezzare i bambini è una tradizione della Chiesa da tempo immemorabile. Essa è esplicitamente attestata fin dal secondo secolo. E’ tuttavia probabile che, fin dagli inizi della predicazione apostolica, quando “famiglie” intere hanno ricevuto il Battesimo, siano stati battezzati anche i bambini.

  

Dopo esser stata battezzata insieme “alla sua famiglia” (Atti 16,15);

Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi (At 16,31-33).

Nella sua famiglia potrebbero essere inclusi pure i bambini! 

At 18,8 Crispo [1Cor 1,14], capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia [16,15+]; e molti dei Corinzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare [1,5+]. si facevano battezzare: una var. del testo occ. aggiunge: «credendo in Dio, per il nome di nostro Signore Gesù Cristo» (cf. 8,37 ).

Quindi i convertiti erano pagani.

Ho battezzato, è vero, anche la famiglia [16,15-17; At 16,15+] di Stefanàs, ma degli altri non so se io abbia battezzato qualcuno (1Cor 1,16). Tutta la sua famiglia e anche la famiglia, vuol dire che erano presenti anche dei bambini!

 

Il Battesimo di Gesù, e ben differente dal nostro Egli è l'agnello immolato, senza peccati, non aveva bisogno di essere battezzato, noi invece sì. Infatti: Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».  Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì (Mt 3,14-15).

 

Ma Egli si fece battezzare sia per far manifestare al popolo questo: appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3,16-17); che anche per ricevere forza per resistere e combattere il diavolo (Mt 4,1).

Vedere anche (Mt 3,5-6. 11; Mc 1,4-5. 8; Lc 3,3-6.16; Gv 1,26-34).

 

Ma il battesimo nello Spirito avviene anche in questo caso: Egli ti dirà cose per le quali sarai salvato [2,47+; 16,15+] tu con tutta la tua famiglia”. Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese [10,44+] su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni [1,5+] battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo”. Se dunque Dio [15,8-9] ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io [Es 16,7-8; At 10,47; Mt 16,23+] per porre impedimento a Dio?». All’udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare [2,47+] Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani [13,46s; 14,27; 17,30; 26,20] Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!» (At 11,14-18). 

 

E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano (Mc 6,12-13).

Dopo la sua risurrezione, Gesù rinnova il mandato missionario, e include il comando dell'imposizione delle mani ai malati:

Nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno (Mc 16,17-18).

L'apostolo Giacomo, nella sua lettera, trasmette alla comunità cristiana l'insegnamento di Gesù: Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati (5,13-15).

 

Sono venuto a gettare fuoco [Mt 3,11+] sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!  Ho un battesimo [Mc 10,38+; Lc 9,22+] nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! (Lc 12,49-50). Questo fuoco, evidentemente simbolico, può rivestire significati diversi secondo i contesti: lo Spirito Santo o anche il fuoco che purificherà e infiammerà i cuori e che deve accendersi sulla croce. Il v 50 propenderebbe per quest’ultima interpretazione, ma i vv 51-53 suggeriscono piuttosto lo stato di guerra spirituale che suscita la manifestazione di Gesù.

  

In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo [4,30 ;2Cor 1,22; At 2,33+; Rm 5,5+ ;2Cor 1,22+] dello Spirito Santo che era stato promesso (Ef 1,13).

Questo sigillo dello Spirito Santo avviene nella cresima della chiesa cattolica.

 

 

Concludendo possiamo dire con la bibbia in mano, che il battesimo della chiesa cattolica ai neonati o bambini e adulti è biblicamente veritiero.

 

 

Vassallo Augusto