Gesù e i suoi fratelli

I FRATELLI DI GESU' ERANO VERAMENTE FRATELLI CARNALI O PARENTI?

I fratelli di Gesù è una altro argomento molto discusso con i protestanti che dicono che Maria oltre a partorire Gesù il primogenito (La primogenitura è la condizione del primo figlio nato di un individuo, chiamato appunto primogenito a prescindere dal sesso del nascituro. Secondo un'antica legge ebraica il primogenito maschio era sacro a Dio e per il suo riscatto presso il tempio del Signore veniva offerta una coppia di tortore in sacrificio), avrebbe partorito altri figli (maschi e femmine), quindi cadrebbe il dogma della chiesa cattolica sulla verginità di Maria! 

In (Mt 12,46) per fratelli: i «fratelli» e le «sorelle» di Gesù sono nominati diverse volte: cf. 13,55; Gv 7,3; At 1,14; 1Cor 9,5; Gal 1,19. Pur avendo come primo senso quello di «fratello di sangue», il vocabolo greco usato (adelphos), come il corrispondente in ebraico e in aramaico, può indicare delle relazioni di parentela più larghe (cf. Gen 13,8; 29,15; Lv 10,4) e in particolare un primo cugino (1Cr 23,22). Il greco possiede un altro termine per «cugino» (anepsios, cf. Col 4,10, unica ricorrenza di questo termine nel NT). Ma il libro di Tobia testimonia che i due termini possono essere usati indifferentemente per parlare della stessa persona: cf. 7,4+: «nostro fratello Tobi» (adelphos o anepsios a seconda dei manoscritti).

Dai Padri della Chiesa, l’interpretazione predominante ha visto in questi «fratelli» di Gesù dei «cugini», in accordo con la fede nella verginità perpetua di Maria.

Inoltre, ciò è coerente con (Gv 19,26-27), che lascia intendere che alla morte di Gesù Maria era sola senza i fratelli o serelle di Gesù. 

 

Ma vediamo attentamente un passo dove Gesù stesso identifica come fratelli coloro che mettono in pratica la parola di Dio assorbendoli nella sua parentela come nati da stessa madre! 

Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: "Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti". Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre" (Mt 12,46-50)

Nel (v.50) vediamo attentamente come Gesù stesso identifica come “fratelli di sangue” nella sua parentela come “se nati” dalla stessa madre coloro che “fa la volontà del Padre mio”.
Ed è spettacolare vedere com’è grande l’amore di Dio da assorbirci nella sua parentela come se nati dallo stesso ventre materno.

Capita frequentemente sentir dire ad amici stretti che si vogliono talmente bene dire “che sono come fratelli”, come nati dalla stessa madre.
E manco a farla a posta Gesù ai suoi discepoli oltre a chiamarli fratelli, li chiama anche amici: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici (Lc 12,4), perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi (Gv 15,13-15).
 

 

Ma vediamo questi passi molto importanti dove dicono che Maria concepisce e partorisce un solo figlio maschio!

Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine CONCEPIRA' E PARTORIRA' [Mi 5,2] "UN FIGLIO", che chiamerà Emmanuele [9,5+] (Is 7, 14).
Isaia dice chiaramente che la vergine cioè Maria concepirà è partorirà solo un figlio! Non dice DEI FIGLI, oppure dopo la nascità di Gesù, concepì e partorì altri figli e figlie....!! NON E' SCRITTO DA NESSUNA PARTE!!!


Poiché "UN BAMBINO CI E' NATO", "UN FIGLIO" ci è stato dato (Is 9, 5).
Cioè solo UN BAMBINO ci è nato dalla vergine MARIA, e noi dei bambini!!!

 

La stessa cosa vale anche per: "UN RAMO" uscirà dal tronco d'Isai, e "UN RAMPOLLO" spunterà dalle sue radici (Is 11, 1).

 

Anche l'evangelista Matteo conferma è dice che Maria partorisce SOLO UN FIGLIO e non dei figli: La vergine sarà incinta E PARTORIRA' "UN FIGLIO", al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi (Mt 1, 23).

 

Anche il Profeta Geremia: «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide "UN GERMOGLIO GIUSTO", il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese (Ger 23, 5).

 

Anche nella rivelazione di Giovanni è confermato che ELLA PARTORI' SOLO UN FIGLIO MASCHIO!

Ed Ella partorì "UN FIGLIO MASCHIO", il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro (Ap 12, 5). 


Quindi UN FIGLIO maschio dice la Parola di Dio! E non uno e poi partorì altri figli maschi e femmine, come alcuni credono male interpretando in: Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? (Mt 13, 55-56). 

Questo è il dilemma che molti fratelli separati cadono nella mala interprtazione credento che Maria abbia partorito altri figli e figlie. Ma la verità è questa Maria partorisce solo "UN FIGLIO MASCHIO"!


Cei 2008 dice: fratelli e sorelle di Gesù: per la scarsità di termini ebraici indicanti i vari generi di parentela, "fratello" e "sorella" servivano per indicare anche parenti di secondo grado. Questo è evidente per Giacomo e Giuseppe, figli di una Maria (cfr. Mt 27, 56Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.; cfr. Mc 15, 40C 'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di ioses, e Salome, 41che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.), che certamente non è la madre di Gesù (cfr. Gv 19, 25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.).

Il Nuovo Testamento NON parla mai di altri FIGLI PARTORITI della Vergine.

Le "SORELLE" di Gesù sono ricordate soltanto qui e in cfr. "Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui" (Mc 6, 3).

Poi perchè "si scandalizzavano" del fratello maggiore, il promogenito?

Qui qualcosa non quadra e ci fa insospettire!

Se fossero stati veri fratelli e sorelle sanguigni Maria e Giuseppe avrebbero detto tutta la verità su Gesù! Cosi facendo, Maria e Giuseppe avrebbero "mentito" trasgredendo il comandamento di Dio di non dire false testimonianze, menzogne, bugie ecc.. della vera natura di Gesù è nascondendo loro tutti quegli eventi straordinari, dall'annunciazione alla nascita. Che Gesù era in realtà il figlio di Dio, che loro erano fratellastri con il figlio di Dio, impedendo che un giorno avvenisse questo: poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui! (Gv 7, 5).

Ma nella bibbia è scritto che sia Maria che Giuseppe erano persone rette è giuste nell'osservare i comandamenti, e che "all'ipotetica figliolanza" avrebbero detto la verità, Così chè "l'ipotetica figliolanza", lo avrebbe aiutato, o seguito nel suo vangelo divenedo chissa, discepoli, apostoli, anzi gli avrebbe educato Gesù stesso per 33 anni, non ci sarebbe stato il bisogno di andarsi a cercare altri discepoli. Anzi al posto di essere stato Giovanni il Battista (cugino di secondo grado sanguigno di Gesù) ad essere voce di uno che grida nel deserto, l'avrebbe fatto uno dei suoi "ipotetici fratelli" sanguigni!

Paolo stesso dice "prima ai famigliari", e poi agli altri, come Gesù stesso insegna e guarisce prima il suo popolo e poi gli estranei!


Conobbe

Un altro esempio di incomprensione biblica da parte dei protestanti, lo vediamo quando è scritto "che ella conobbe o conoscesse": La quale, "senza che egli la conoscesse", partorì "un figlio", che egli chiamò Gesù (Mt 1, 25).

La maggior parte delle traduzioni, riportano "finchè", o "fino a quando", come già traduceva anche il Martini del 1500, il che significa che la questione della traduzione non è in discussione.

Però loro dicono che questa parola fa significare che Giuseppe dopo la nascita di Gesù conobbe sessualmente Maria e partorì altri figli e figlie!!!

Ma leggendo attentamende vediamo:

Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù (Mt 1,24-25).

In base a questa traduzione leggendo l'intera frase "potrebbe" far capire in un primo momento che Giuseppe "non conoscesse" perfettamente Maria nel senso come persona, "non la conobbe" prima che partorì Gesù, ma non dice ne anche dopo che partorì Gesù!

Altre tradizioni dicono: "e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio" (N.R.).

Su quest'ultima, la questione importante e che dice "NON EBBE CON LEI RAPPORTI CONIUGALI"! Poi il "FINCHE'" non vuol dire che li avuti! Infatti non dice DA NESSUNA PARTE che partorì altri figli, e ciò ci da conferma che partorì UN SOLO FIGLIO MASCHIO PRIMOGENITO SACRO AL SIGNORE.

 

Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi (Mt 1,19-23).

Quindi dopo questo, Giuseppe sapeva in cuor suo che Maria dopo essere rimasta in cinta dallo Spirito Santo, Era in realtà per Eccellenzala la sposa di Dio, e come disse l'angelo la prese in moglie non tanto per essere lo sposo "secondario" di Maria, per mascherare l'evento straordinario e per non far lapidare Maria, ma per essere il padre putativo di Gesù! E se aveva questa missione cosi importante, oltre che ad avere Dio sotto il suo tetto che li riempiva il cuore, sicuramente non gli vieniva la necessità di avere altri figli e figlie!


Su questa frase, com'è noto, i negatori della perpetua verginità di Maria hanno trovato un buon argomento Ma è facile rilevare che l'evangelista, pur mettendo 1 accento sul periodo precedente alla nascita di Gesù, non lascia affatto capire che l’atteggiamento di Giuseppe nei riguardi di Maria sia in seguito mutato. Nel linguaggio biblico (cf Gn 8,7, 1Tm 4,13, ecc ) la congiunzione temporale finché (gr eòs ou, ebr. ad k1) non implica necessariamente un cambiamento di situazione per il tempo successivo. Del resto, la preoccupazione principale di Matteo non è tanto quella di far sapere che Maria non ebbe rapporti con Giuseppe nella concezione del bambino, attribuita inizialmente allo Spinto Santo (cf 1,8), ma di legittimare la presenza e l'azione di Giuseppe nei riguardi del Messia, nonostante che egli non ne sia il padre, può essergli al fianco e imporgli persino il nome. Infatti la primitiva generazione cristiana non ha dovuto difendere direttamente la verginità di Maria, ma spiegare la paternità " putativa " di Giuseppe... (Da "i quaderni" di N.Tornese)


San Girolamo a proposito di Matteo1, 25 ha così commentato: "Dal fatto che è detto "Giuseppe non la conobbe" (cioè, non ebbe rapporti) non ne segue che la conobbe dopo. La Scrittura mostra solo ciò che non avvenne". d - Con san Girolamo concordano i grandi studiosi della Bibbia dei nostri giorni.

Commentando Matteo 1, 25, La Sacra Bibbia di Salvatore Garofalo osserva: "Il finché, nell'uso della Bibbia, nega un'azione per il tempo passato ma non implica che essa sia stata compiuta in seguito. Per esempio, nel Salmo 110, 1, Dio invita il Messia alla sua destra finché pone i nemici a sgabello dei suoi piedi: ciò non può evidentemente significare che, dopo la vittoria, il Messia abbandonerà il suo posto".

La TOB, ossia Traduzione Ecumenica della Bibbia francese, a proposito di Matteo 1, 25 fa notare: "Il testo non permette di affermare che Maria abbia avuto in seguito rapporti con Giuseppe."

La Bibbia di Gerusalemme (con traduzione CEI) commenta: "Il testo non considera il periodo successivo e per sé non afferma la verginità perpetua di Maria; ma il resto del vangelo, così come la tradizione della chiesa, la suppongono"


Dice S.Ambrogio dal commento al Vangelo di Luca: Così non ci deve turbare quest'affermazione dell'evangelista : " E non la conobbe finché diede alla luce un figlio ". Anzitutto perché questo è un particolare modo di esprimersi della Scrittura, come trovi in un altro passo : " E finché sarete invecchiati, io sarò ". Forse che Dio cessò di essere dopo la loro vecchiaia? E nel Salmo: " II Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi!".

Forse che dopo non starà più seduto? Poi, perché quando si difende una causa, si giudica sufficiente dire solo ciò che vi ha stretta attinenza, e non si cercano prove superflue, basta infatti sostenere la causa proposta, rinviando quella accessoria.

Così l'evangelista, il quale aveva assunto l'impegno di provare l'immacolato mistero dell'Incarnazione, credette bene di non cercare ulteriori testimonianze sulla verginità di Maria, per non sembrare piuttosto il difensore della Vergine che il banditore del mistero.

Sicuramente, affermando che Giuseppe era un giusto, spiegò a sufficienza che egli non avrebbe potuto contaminare il tempio dello Spirito Santo, la madre del Signore, il grembo fecondato dal mistero.


Tratto dal commento al Vangelo di Matteo di S.Giovanni Crisostomo.

Giuseppe, avendo presa Maria definitivamente come sua sposa, "non la conobbe fino a quando ella partorì il suo figlio primogenito". Questa espressione " fino a quando ", non deve affatto farvi credere che Giuseppe l'abbia conosciuta in seguito. Queste parole ci indicano che egli non l'ha conosciuta prima della nascita divina e inoltre che la madre di Gesù è rimasta sempre vergine. La Scrittura è solita usare questa espressione " fino a quando ", senza voler con ciò stabilire un tempo limitato. La Scrittura dice, quando il corvo usci dall'arca di Noè, che non vi rientrò " finché la terra non fu asciutta ", e tuttavia il corvo non rientrò nell'arca neppure dopo che la terra si fu asciugata. Parlando di Dio, la Scrittura dice: " Tu sei dall'eternità e fino all'eternità ", senza volere con questo assegnare dei limiti all'eternità divina. E cosi, quando preannunzia la nascita di Gesù Cristo, dice: " Fiorirà ai suoi dì la giustizia e somma pace, finché non si spenga la luna ": ma con ciò non segna la fine di questo bell'astro. Cosi l'evangelista si serve qui di questa espressione per garantire ciò che accadde prima della nascita di Gesù, lasciando a voi di giudicare quanto è accaduto dopo. Egli vi dice solo quello che voi non avreste potuto sapere da altri se non da lui, e cioè che Maria era vergine fino al parto; lascia a voi trarre la conclusione ovvia e necessaria dopo quanto ha detto e cioè che un uomo giusto come Giuseppe si è ben guardato di accostarsi, dopo la nascita di Cristo, a colei che era divenuta madre in modo tanto divino e che era stata onorata da una fecondità tanto nuova e miracolosa. Se Giuseppe avesse vissuto in seguito con Maria come con la sua sposa effettiva, avendo cioè dei figli da lei, perché Gesù Cristo avrebbe, sulla croce, affidato sua madre al discepolo, comandandogli di prenderla nella sua casa, come se ella non avesse avuto nessuno che si potesse prendere cura di lei? Ma perché allora — voi direte — Giacomo e altri sono chiamati nel Vangelo fratelli di Gesù Cristo? Sono chiamati fratelli di Gesù nello stesso modo in cui Giuseppe è chiamato sposo di Maria. Dio ha voluto coprire con molti veli questo grande mistero, in modo che la nascita divina restasse per qualche tempo nascosta. Per questo anche Giovanni li chiama fratelli del Signore, quando dice che " i suoi fratelli non credevano in lui ". Ed ecco, coloro che dapprima non credevano in lui, si sono più tardi segnalati all'ammirazione di tutti per l'ardore della loro fede. Quando Paolo sali a Gerusalemme per discutere con gli altri apostoli sulle verità che andava predicando, venne dapprima a trovare Giacomo. Egli era cosi degno di ammirazione che meritò di essere il primo vescovo di Gerusalemme. E' stato detto di lui anzi che conduceva una vita cosi rigida e austera, che tutte le sue membra erano come morte, e che si prostrava cosi spesso a terra per pregare che la sua fronte si era indurita come le ginocchia del cammello tanto l'aveva abbassata e trattenuta al suolo. Ed è sempre Giacomo che, quando Paolo sale di nuovo a Gerusalemme, gli parla con tanta saggezza dicendogli: "Vedi, fratello, quante migliaia sono i credenti giudei". Grande era la sua prudenza e il suo zelo o, meglio, grande era in lui la potenza di Gesù Cristo. Coloro, dunque, che spesso mormorarono contro Gesù Cristo vivo, dopo la sua morte lo ammirarono tanto da morire per lui con gioia: quale grande segno è questo dell'efficacia della sua risurrezione! Egli ha riservato dopo la sua morte le più gloriose manifestazioni della sua potestà, affinchè tali prove risultassero indubitabili. Infatti, se noi con facilità dimentichiamo, dopo la morte, coloro che pure avevamo molto ammirato in vita, come potrebbero coloro che avevano disprezzato Gesù Cristo durante la sua vita considerarlo Dio dopo la morte, se egli fosse stato soltanto uno dei tanti uomini? Come avrebbero accettato di morire per lui, se non avessero avuto la prova certa della sua risurrezione?


Quindi concludendo per Matteo 1,25 è falsa l'ipotesi dei protestanti sulla figliolanza di Maria e dei fratelli sanguigni di Gesù!


La promogenitura.

Diede alla luce il suo figlio primogenito (Lc 2,7), primogenito: il termine, in greco biblico, non comporta necessariamente figli nati in seguito, ma sottolinea la dignità e i diritti del fanciullo.

Quindi non vuol dire che Maria abbia avuto altri figli, ma sottolinea la dignità e gli obblighi legali del primo nato (cfr. Es 13, 2«Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti - di uomini o di animali -: esso appartiene a me». ; cfr. Dt 21, 17ma riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiosa, dandogli il doppio di quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e a lui appartiene il diritto di primogenitura. ). Il termine greco usato da Luca appare anche in cfr.  primogenito

Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. per designare Gesù quale inizio della nuova creazione di Dio (Col 1, 15-18).



Dopo circa 2000 anni, la prova storica dell´esistenza di Cristo, potrebbe essere venuta alla luce, letteralmente scritta sulla pietra. Un´iscrizione è stata trovata su un´antica cassa per ossa, chiamata ossario, su cui si legge:

"Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù"
http://www.antikitera.net/news.asp?id=141
http://tuttigliscandalidelvaticano.blogspot.com/2011/01/giacomo-fratello-di-gesu.html