Michele

MICHELE

 pdf http://paroladidio.xoom.it/virgiliowizard/sites/default/files/sp_wizard/docs/MICHELE.pdf

Nella storia dell’umanità dicono le sacre scritture, la Bibbia, Dio il Signore dell’universo (Sap 8,3) si è sempre servito delle sue creature celesti, gli Angeli o preferibilmente messaggeri  sia in A.T. (Gen 12,7; 17,1; 18,1; 19,15; 26,2; 26,24; 35,9; 48,3; Es 3,2; Nm 14,10; 16,19; 17,7; 20,6; Dt 31,15; Gc 6,12; 13,3; 13,6; 13,21; 1Re 3,5; 9,2; 2Cr 1,7; 7,12; 2Re 1,3; 1Cro 21,15; 2Mac 5,4; 11,8; Ez 1,27-28; 8,8 ), che in N.T. : (Mt 1,20; 2,13; 2,19; Mc 9,4; 16,9; 16,12; 16,14; Lc 1,11; 2,9-13; 22,43; Gv 20,19; 20,26; 21,4; At 1,3; 7, 2; 7,30; 10,3; 10,30; 16,9; 23,11; 1Cor 15,5-8; Ap 11,19; 12,1; 12,3). Cioè dicono di credere alle apparizioni e messaggi di chi ci appare in nostro consiglio è aiuto, gli ANGELI.

Michele o meglio Arcangelo l'etimo deriva dal latino "archangelus" (a sua volta derivante dal greco ἀρχάγγελος, archànghelos), composto dalle parole greche ἄρχειν, "àrchein", comandare e ἄγγελος, "ànghelos", angelo (la traduzione letterale è "messaggero"). Per la tradizione rabbinica, il Qabbaláh, e secondo il libro di Enoch, il numero usuale degli arcangeli è almeno sette, che sono gli angeli focali. I tre più alti arcangeli sono comunemente identificati come: Michael, Raphael e Gabriel.  

Il Nuovo Testamento parla molto raramente di angeli, e fa solo due riferimenti agli arcangeli: Michele in Giuda: Quando l'arcangelo Michele, in contrasto con il diavolo, discuteva per avere il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! (Gd 1,9), che sembra che qui Giuda dipenda dall’apocrifo Assunzione di Mosè, dove Michele (Dn 10,13+) entra in discussione con il diavolo che, dopo la morte di Mosè, reclamava il suo cadavere, e poi 1Tessalonicesi: Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo (1Ts 4,16), dove la «voce di un arcangelo» è sentita al ritorno di Cristo.

Come citano le scritture Michele risulta essere “incoronato” a principe delle milizie celesti Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però “Michele, uno dei prìncipi supremi”, mi è venuto in aiuto e io l’ho lasciato là presso il principe del re di Persia (Dn 10,13) Michele: l’angelo di YHWH che, in Zc 3,1-2, si oppone a Satana, riceve il nome di Michele («Chi è come Dio?») in Gd 9; egli rimette a Dio la responsabilità di condannare il demonio. Lo stesso combattimento è descritto in Ap 12,7-12. Michele è l’angelo protettore del popolo di Dio (v 21 e 12,1; cf. Es 23,20+). Il principe di Persia appare come uno degli angeli protettori delle nazioni nemiche di Israele. Questo misterioso conflitto tra gli angeli sottolinea che il destino delle nazioni resta un segreto sospeso, anche per gli angeli, a una rivelazione di Dio. - l’ho lasciato: con la LXX; il TM ha: «io sono stato lasciato», forma anomala.

Ora, in quel tempo, sorgerà “Michele, il gran principe”, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro (Dn 12,1). Nel libro: il libro dei predestinati o il libro della vita (cf. Es 32,32-33; Sal 69,29; 139,16; Is 4,3; Lc 10,20; Ap 20,12+. Cf. anche Dn 7,10+).

Scoppiò quindi una guerra nel cielo: “Michele e i suoi angeli” combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo (Ap 12,7-8). Michele: secondo la tradizione giudaica (Dn 10,12-21; 12,1) è il campione di Dio. Il suo nome significa: «Chi (è) come Dio?».

Come descritto nelle sacre scritture Michele il gran principe delle milizie celesti nella storia dell’umanità soccorre sempre in aiuto il popolo di Dio e i suoi eletti liberandoli guarendoli dal maligno. Anche nella storia della Chiesa Cattolica moltissime testimonianze documentate sono a testimoniare la sua presenza nella chiesa, liberando gli eletti di Dio, da guerre, carestie e pestilenze, come nel video documento a destra.

In onore a Michele principe della milizia celeste, la chiesa cattolica ha voluto costruire un santuario nel luogo dove è apparso a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia. Secondo la tradizione, il santuario ha origine nel 490, anno della prima apparizione dell'arcangelo Michele sul Gargano. A partire dal 650 l'area garganica, nella quale sorgeva il santuario, entrò a far parte dei domini longobardi, direttamente soggetta al Ducato di Benevento.

Da allora molti pellegrini in particolare personaggi famosi hanno visitato questo luogo santo testimoniando anche di aver avuto dei benefici i quali, conversioni, guarigioni, liberazioni dal maligno, e miracoli.

Il 25 giugno 2011 il Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant'Angelo diventa Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO con il circuito serialeThe Longobards in Italy, Places of Power, 568 – 774 A.D., entrando a far parte della schiera dei più autorevoli Beni Culturali del mondo e cioè nella World Heritage List.