Il Santissimo Volto o Aspetto di Gesù

Un'altro argomento affrontato con i protestanti e quello del Santissimo volto o aspetto di Gesù. Infatti loro dicono che le immagini che noi identifichiamo di Gesù come es. questa della (fig 1) di S. Faostina K. non sono reali, e che Gesù non era affatto bello di aspetto! 

apertura jesus .jpgDa due millenni ci si interroga sull’aspetto di Gesù, a dispetto della massificazione del suo volto presente in tutto il mondo occidentale nelle fattezze che conosciamo. Il Gesù storico è davvero l’uomo che siamo abituati a vedere oppure vi sono elementi che ne cambiano o ne modificano l’aspetto? Questa a e la ricostruzione più probabile del suo volto quando era vivo in terra (fig 2). 




Se la Sindone era l'immagine acheropita del Messia nel sudario successiva alla Passione, la reliquia conservata nella provincia abruzzese di Chieti rappresentava la prova della sua resurrezione, avendo questa gli occhi aperti e le labbra dischiuse, in un oggetto che per molti studiosi è, come la Sindone, cioè non dipinto da mani umane. 

Le scritture dicono che Gesù non era ne bello ma ne brutto, quindi di aspetto normale!

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere (Is 53,2). radice: in 11,1.10, le immagini del virgulto (germoglio) e della radice accompagnavano l’annuncio gioioso del Messia davidico. Qui esse evocano l’aspetto umile e misero del servo, ma non di certo brutto di aspetto.

Questo prima della sua resurrezione!

Ma Gesù fece vedere nella trasfigurazione il suo vero aspetto per come Egli fosse realmente cambiando radicalmente il suo volto: 

Lc 9. 29E, mentre pregava, "il suo volto cambiò d'aspetto" e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

Mt 17. 2E fu trasfigurato davanti a loro; "il suo volto brillò come il sole" e le sue vesti divennero candide come la luce. 

Addirittura i suoi seguaci e discepoli non riuscirono a riconoscerlo dopo la resurrezione:

Lc 24,16 Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 

Nelle apparizioni narrate da Luca e Giovanni, i discepoli non riconoscono il Signore a prima vista, ma solo per una parola o un segno (Lc 24,30s.35.37.39-43; Gv 20,14.16.20; 21,4.6-7; cf. Mt 28,17). Pur restando identico a se stesso, il corpo del Risorto si trova in un nuovo stato che modifica la sua forma esterna (Mc 16,12) e la libera dalle condizioni sensibili di questo mondo (Gv 20,19). Sullo stato dei corpi gloriosi, cf. 1Cor 15,44+. 

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; "ma non sapeva che fosse Gesù". Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo».  Gesù le disse: «Maria !». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì !» – che significa: «Maestro!» (Gv 20, 14-16).

Quindi dopo la resurrezione il volto di Gesù cambiò d'aspetto che come dicono a chi Egli è apparso era di bell apetto come nel ritratto di S. Faostina K (fig 1).

Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. 

Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici.

Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il  pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per  le anime dei peccatori.

Quindi nella fede possiamo dire che queste immagini sono reali! 















 

 

L’immagine dipinta in presenza di SantaFaustina (Eugeniusz Kazimirowski, Vilnius 1934)
















 


L’immagine dipinta dopo la morte di Santa Faustina (Adolf Hyla, Cracovia 1994)

L’immagine dipinta da Adolf Hyla senz’altro contribuì in una grande misura alla difusione 
del culto della Divina Misericordia. Lo confermano numerose grazie ricevute tramite questa immagine. Tuttavia, la sua popolarità non fa diminuire il valore della prima immagine, 
dipinto a Vilnius – esattamente  secondo il modello trasmesso da Signore Gesù stesso. 
Attualmente questa immagine è degnamente esposta nell’altare principale del Santuario 
della Divina Misericordia a Vilnius, venerata  pubblicamente grazie allapreghiera incessante 
delle Suore e dei pellegrini che affluiscono sempre più numerosi.


Alcuni studiosi sostengono tuttavia che, in base alle usanze ebraiche dell'epoca, Gesù non poteva portare i capelli lunghi.

A supporto di questa tesi si cita un passo di san Paolo in (1Cor 11,7-16) che specifica nel v.14 "Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli", cioè definisce "indecoroso" lasciarsi crescere i capelli. Inoltre, poiché Giuda lo baciò per farlo riconoscere, si presume che Gesù fosse una persona come tante altre, senza caratteristiche fisiche di spicco. D'altra parte, si deve tener conto anche di Sansone e della sua lunga capigliatura: "Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei" (Gdc 13, 5; 16,17), e della tradizione del nazireato: "Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio  non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è votato al Signore, sarà sacro: lascerà crescere liberamente la capigliatura del suo capo" (Nm 6,5).

Il Nazireato (ebr. nazir, «consacrato» a Dio) si impegna, per il tempo del suo voto, a non radersi la capigliatura, a non bere bevande fermentate, a non avvicinarsi a un cadavere. La prima regola esprime la sua consacrazione a Dio, la cui forza egli lascia agire in se stesso (cf. Gen 49,26; Dt 33,16, dove lo stesso titolo viene dato a Giuseppe); la seconda significa la sua rinuncia a una vita facile (cf. il caso dei Recabiti, Ger 35,5-8); la terza sottolinea la sua speciale appartenenza a Dio (cf., per i sacerdoti, Lv 21,1-2.10-11). Cf. Am 2,11-12 ed esempi di questo voto temporaneo in At 18,18; 21,23-26. Un bimbo poteva essere consacrato da sua madre (senza limite di tempo?): Sansone (Gdc 13,5-7.14; 16,17), Samuele (1Sam 1,11: manca l’astensione dal vino), Giovanni Battista (Lc 1,15: manca la lunga capigliatura).

Oppure delle usanze ebraiche relative al comandamento che ingiungeva: "Non taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, né spunterai gli orli della tua barba." (Lev 19,27). Da notare comunque che la tradizione dei "capelli lunghi" viene tuttora osservata con l'uso dei "payot" da parte di alcuni uomini e ragazzi delle comunità religiose ebraiche ortodosse, secondo la succitata interpretazione dell'ingiunzione biblica contro la rasatura degli "angoli" (in tondo) della propria testa.

IL SANTO VOLTO DI GESU' CRISTO


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