Chi sono i nostri fratelli

Chi sono i nostri fratelli!

I nostri fratelli Spirituali, sono quelli che mossi dallo Spirito Santo innestati nella Vite mettono in pratica la parola di Dio, e compiono frutti delle opere della Vite.

Contrariamente tutti gli altri che simpatizzano, o sono di altre religioni "non conformi" a quella universale, sette, o atei, che dimostrano di idolatrare falsi dei o ideali ecc., oppure allontanati per eresia, anche se figli sono messi su un piano inferiore (Lc 16,25-26) da tutti gli altri figli.

 Tutti noi siamo figli di Dio ma quelli che lo sono ancora di più mettono in pratica la giustizia di Dio! Infatti vediamo in Sal 82,6Io ho detto: «Voi siete dèi, "siete tutti figli dell’Altissimo". I prìncipi e i giudici sono messi sullo stesso piano dei «figli dell’Altissimo», membri della corte divina (cf. Gb 1,6+). Gesù in (Gv 10,34) applica questo passo, in un contesto diverso, ai Giudei istruiti nella parola di Dio. Gv 10,34Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? voi siete dèi?: questa frase è rivolta ai giudici, chiamati «dèi» per metafora in ragione della loro carica, perché «il giudizio appartiene a Dio» (Dt 1,17; 19,17; Es 21,6; Sal 58). Con un argomento a fortiori di tipo rabbinico, Gesù conclude che è strano gridare alla bestemmia, quando il Santo e l’Inviato di Dio si proclama Figlio di Dio. - Attorno a questo titolo di «Figlio di Dio» (v 36; cf. 5,25; 11,4.27; 20,17.31), si giocherà ora la sorte di Gesù (cf. 19,7; Mt 4,3+). 

 

1Gv 3, 10 In questo si distinguono i figli [1,7+ ; 3,8+ ;Mt 4,1+]  di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello [3,23]. 

Perfino Gesù stesso chiamava fratelli coloro che mettono in pratica TUTTI i suoi comandamenti in (Mt 12,47-50), chiamava figli del demonio i farisei e scribi dottori della legge che comandavano il tempio di Gerusalemme (Mt 23,23).

Gv 8, 43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.  44 Voi avete per padre il diavolo [1Gv 3,8-15 ;Mt 4,1+]  e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida [Gen 2,17 ;Gen 3,1s ;Sap 1,13 ;Sap 2,24 ;Rm 5,12]  fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna.

Gv 8, 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete [10,26+ ;1Gv 4,6]  da Dio».

Gv 10, 26 Ma voi non credete perché non fate parte [Pr 28,5 ;1Cor 2,14]  delle mie pecore.

1Gv 4,6 Noi siamo [1,3+]  da Dio: chi conosce Dio ascolta [Gv 10,26+]  noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità [Gv 14,17 ;1Gv 3,10]  e lo spirito dell’errore. 

Salmi 1, 1Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; 2ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte.

Empio [ém-pio] agg., s. (pl.m. -pi)  Che reca offesa alla religione, blasfemo, sacrilego.

Empietà [em-pie-tà] s.f. inv. Mancanza di venerazione e di rispetto verso ciò che è ritenuto sacro e l'atto conseguente.

 

2Ts 2, 11 Dio perciò manda loro una forza di seduzione [1Re 22,22 ;Is 6,10] (in altre traduzioni è scritto "potenza di errore"), perché essi credano alla menzogna  12 e siano condannati [Gv 3,19 ;Gv 9,39]  tutti quelli che, invece di credere alla verità, si sono compiaciuti nell’iniquità.

Eb 6, 4 Quelli, infatti, che sono stati una volta illuminati  e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito   Santo  5 e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro.  6 Tuttavia, se sono caduti , è impossibile rinnovarli un’altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all’infamia. 7 Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio;  8 ma se produce spine e rovi , non vale nulla ed è vicina alla maledizione: finirà bruciata!

Gal 1, 6 Mi meraviglio che, così in fretta [2Ts 2,2] , da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo [2Cor 11,4] .  7 Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo.  8 Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema [Rm 9,3+] !  9 L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto [1Cor 11,2+] , sia anàtema! 

‎2Cor 11, 4 Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro [Gal 1,6-9] vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. 5 Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi superapostoli [12,11] ! 6 E se anche sono un profano nell’arte [1Cor 2,1-5] del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.

2Cor 12,12Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero (1Tim 2,7) apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli.

2Cor 11,4 un Gesù diverso: il nome di «Gesù» usato da solo connota per Paolo l’esistenza terrestre di Cristo, ma comporta anche la sfumatura specifica di umiliazione e di sofferenza che culminano nella croce. Paolo l’utilizza per controbattere la propaganda di coloro che il disgusto per un Cristo crocifisso aveva condotto a inventare «un altro Gesù».

2Cor 11,5 superapostoli: termine ripreso in 12,11 . Sono «falsi apostoli» ( 11,13 ). Non si tratta certo dei Dodici, di cui Paolo riconosce l’autorità ( Gal 1,18 ; 2,9 ). Ma il cerchio degli apostoli è più largo di quello dei Dodici (cf. 1Cor 15,7+ ) e fra loro hanno potuto esserci altri Giuda. A meno che non si trattasse di persone che usurpavano questo titolo.

Rm 10, 16Ma non tutti hanno obbedito al vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?

Matteo 24:4: "Allora, se alcuno vi dice: il Cristo eccolo qui (in questa chiesa), eccolo là (in quell'altra chiesa), non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi (cristiani)e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti."

2ª Tes 2. 2di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.

2Cor 11, 12 Lo faccio invece, e lo farò ancora, "per troncare" ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto "per apparire come noi" in quello di cui si vantano.  13 Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.  14 Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce.  15 Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.

1Gv 2, 18 Figlioli, è giunta l’ultima ora [1Tm 4,1+] . Come avete sentito dire che l’anticristo [2Ts 2,4+ ;2Gv 7]  deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.  19 Sono usciti da [2Cor 6,14-18]  noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri [1,3+ ;Gv 5,22+] , sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

1Cor 11, 19E' necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi.

1Gv 5, 16 Se uno vede [Gc 5,19]  il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C’è infatti un peccato che conduce [Gv 15,22-24]  alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Il peccato che conduce alla morte: i destinatari della lettera erano forse informati su questo peccato di una gravità eccezionale. Può essere il peccato contro lo Spirito, contro la verità (cf. Mt 12,31+ ) o l’apostasia degli anticristi ( 2,18-29 ; Eb 6,4-8 ; ecc.).

2Ts 3, 6 Fratelli, nel nome del Signore [1Ts 4,1+]  nostro Gesù Cristo, vi raccomandiamo di tenervi lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata [1Ts 4,11-12 ;1Ts 5,14] , non secondo l’insegnamento che vi è stato trasmesso [2,15+]  da noi. 

2Ts 3, 11 Sentiamo infatti che "alcuni fra voi" (non li chiama fratelli) vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione.  12 A "questi tali" (anche qui non li chiama fratelli ma tali), esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane [Gen 3,19]  lavorando con tranquillità.  13 Ma voi, fratelli (riferito a chi mette in pratica la parola di Dio), non stancatevi [Gal 6,9]  di fare il bene.  14 "Se qualcuno" non obbedisce a quanto diciamo in questa lettera, prendete nota di lui e interrompete [3,6 ;1Cor 5,9-11 ;1Cor 5,5]  i rapporti, perché si vergogni;  15 non trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo [Mt 18,15-18 ;2Cor 2,7 ;Gal 6,1 ;1Ts 5,14]  come un fratello.

1Cor 5, 5 questo individuo venga consegnato a Satana [1Tm 1,20]  a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno [1,8+]  del Signore. Spesso a proposito di questo v si parla di «scomunica», ma la parola come tale è assente dalla Bibbia (non corrisponde esattamente ad «anàtema», Gs 6,17+ ; 1Cor 16,22+ ). Pene di esclusione erano in uso nell’AT, nel giudaismo, a Qumran. Il NT presenta diversi casi in cui però i motivi e i modi di eseguire la pena non sono uguali. Talvolta il colpevole era tenuto per qualche tempo in disparte dalla comunità ( 5,2 . 9-13 ; 2Ts 3,6-14 ; Tt 3,10 ; cf. 1Gv 5,16-17 ; 2Gv 10 ); talvolta era «consegnato» (qui; 1Tm 1,20 ) a Satana, privato del sostegno della Chiesa dei santi e, per ciò stesso, esposto al potere che Dio lascia al suo avversario ( 2Ts 2,4 ; cf. Gb 1,6+ ); anche in questi casi estremi si sperano il pentimento e la salvezza finale (qui; 2Ts 3,15 ; ecc.). Una tale disciplina suppone un certo potere della comunità sui suoi membri (cf. Mt 18,15-18+ ). 

1Cor 5, 9 Vi ho scritto nella lettera di non mescolarvi con chi vive nell’immoralità [2Cor 6,17] .  10 Non mi riferivo però agli immorali di questo mondo [1Gv 5,19]  o agli avari, ai ladri o agli idolatri: altrimenti dovreste uscire [Gv 17,15]  dal mondo!  11 Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello ed è immorale [Rm 1,29+]  o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro: "con questi tali" non dovete neanche mangiare insieme.  12 Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate?  13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete [Dt 13,6]  il malvagio di mezzo a voi! 1Cor 5,11 fratello: cioè membro della comunità cristiana ( At 1,15+ ). 1Cor 5,12 fuori: quelli che non appartengono alla comunità (cf. Mc 4,11 ; Col 4,5 ; 1Ts 4,12 ; 1Tm 3,7 ).